Dopo una lunga gestazione, il 26 febbraio la Corte di giustizia Ue, riunendo le “cause danesi” in due sentenze, una sugli interessi e l’altra sui dividendi, ha reso note le proprie decisioni relative alle ritenute in uscita.
Gianluigi Bizioli, Michele Lenotti, Dario Sencar e Claudio Valz commentano a caldo le possibili conseguenze per le imprese di queste decisioni. I "casi Danesi" attengono ad accertamenti effettuati dalla Danimarca, quale stato della fonte, relativamente alla mancata applicazione delle ritenute in uscita su dividendi ed interessi pagati a società UE protette dalle Direttive madre e figlia ed interessi e canoni.